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Author: Roberto Pagliarani

La relazione educativa efficace

L’autoconsapevolezza significa essere essere consapevoli di se stessi e delle proprie emozioni per riuscire a capire e a comprendere in modo più efficace quelle dei ragazzi. Un buon livello di consapevolezza è quello che viene detto anche congruenza, cioè la corrispondenza tra il mondo interno dell’individuo ed il suo comportamento, tra ciò che sente e ciò che fa. Il processo di acquisizione ...
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La famiglia di fronte alla disabilità

La famiglia è una struttura complessa ed articolata e ha, tra i suoi compiti cardinali, la generazione e l’allevamento dei figli. All’interno della famiglia nucleare vige una gerarchia che definisce i rapporti reciproci, la distribuzione del potere decisionale e delle responsabilità, i ruoli dei componenti del gruppo: sinteticamente possiamo definire la modalità di tale organizzazione gerarch...
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I figli nella separazione

La frattura della separazione fra due coniugi non è mai una svolta improvvisa, ma il risultato di un processo in cui determinante per i figli non è l’assenza di turbolenze, ma la modalità con cui vengono affrontati i contrasti. Ipotizzare che la dissoluzione del legame di coppia possa essere indolore è ingannevole ed al contrario drammatizzare l’evento come una disgrazia senza rimedio è la re...
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Figli nostri e figli degli altri

Fatti di cronaca con bambini picchiati, aggrediti, fatti oggetto di violenza, trascurati, dimenticati dai genitori che si lasciano catturare dai propri conflitti, fanno parte purtroppo delle nostre storie quotidiane. Ci parlano dei nostri bambini. Ho scritto nostri bambini, come se i bambini appartenessero a qualcuno, magari a noi adulti, ai genitori che li hanno messi al mondo. Ma i bambini n...
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Educazione affettiva: il ruolo dei genitori

Se colpevolizziamo noi stessi o i nostri figli per i sentimenti di odio o di rabbia, determiniamo due conseguenze: impedire un sentimento che comunque esiste con la conseguenza di inibirne gli affetti oppure l’odio può trasformarsi in sordo rancore. L’odio e la rabbia se non accolte ed educate continuano a persistere dentro di noi. L’eccesso di amore accanto all’eccesso di odio sono posizioni...
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Educare alla rabbia – 2 –

La rabbia può essere considerata quindi il “calderone” dove ribollono tante altre emozioni: frustrazione, impotenza, preoccupazione, delusione, ecc.., ma non può essere considerata come positiva o negativa. E’ un’emozione e in quanto tale noi la proviamo, e nessuno può dire che sia giusto o sbagliato provarla. Discutibile e giudicabile può essere la modalità attraverso la quale esprimiamo questa e...
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Educare alla rabbia – 1-

Le nostre emozioni ci guidano e ci accompagnano nell’affrontare le situazioni della vita quotidiana. Ogni emozione ci porta a mettere in atto dei comportamenti caratteristici. Se per quel che riguarda le emozioni, considerate dalla maggioranza delle persone come “positive”, l’espressione dei comportamenti connessi non crea in linea di massima nessun problema, lo stesso non si può dire per emoz...
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Crescere: esperienze formative tra rischio educativo e pericolo

Vivere comporta sempre un certo rischio; e tanto più si è vivi tanto maggiore è il rischio Ibsen Come esprime bene Ibsen, il “rischio” è un fattore naturalmente insito nella vita della persona, al punto che un’esistenza è tanto più ricca quanto più una persona è stata capace di mettersi in gioco nell’arco della vita stessa. Ecco che si evidenzia allora, nel panorama attuale, un paradosso: ...
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Amore e odio in adolescenza

L’adolescenza si caratterizza come un periodo di trasformazioni e di cambiamenti che coinvolgono la ragazza/o su tutti i versanti: su quello fisico-corporeo che subisce delle trasformazioni, a volte in modo repentino e disarmonico (lo stesso ragazzo rimane disorientato quando si guarda allo specchio, a volte certe parti del corpo sviluppano prima ed altre dopo).Una trasformazione a livello del...
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L’importanza del tempo libero per i bambini

Oggi, il tempo dei bambini è un tempo pieno. Sia a scuola, per la durata della giornata scolastica che dopo la scuola, dove di frequente le attività pomeridiane si susseguono fino spesso all’ora di cena, riportando i bambini stanchi a casa e ai loro giochi. Per gli adulti è chiara la distinzione fra tempo libero e non. Solo dopo gli otto anni i bambini concepiscono il passare del tempo come u...
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