Una storia fatta di passione e competenza, di professionalità e relazione,
di sogni, progetti, difficoltà. Un’altra storia fra le tante significative nate in questo nostro territorio, ma in questo caso è la nostra storia, quella di cui non vogliamo perdere il “filo”… dentro c’è un pezzo della nostra vita
Il filo di una storia
La storia” delle organizzazioni è un punto di riferimento da custodire e valorizzare per la costruzione della quale tante persone si sono impegnate a condividere un pezzo della loro storia personale. Persone che spesso hanno lavorato in modo silente ma non per questo non hanno lasciato in modo profondo la loro traccia.
Ripercorrere una storia, un percorso, ricordandolo e condividendolo, aiuta a percepire dove si sta andando, accompagna le scelte, orienta le strategie, offre uno spazio di ricerca di senso per le stesse persone che vi partecipano.
La sensibilità, la passione, l’identità cresciuta nel tempo, rappresentano una “quota” irrinunciabile del nostro capitale sociale, valore immateriale da conservare e valorizzare, ben più importante delle risorse economiche e delle metodologie.
Storie di persone… Storie di un gruppo
1988, la nascita
Venti anni fa un sabato sera in una sala della Parrocchia del Crocifisso di Rimini un gruppo di giovani scout dell’AGESCI (tre educatori poco più che venticinquenni e una quindicina di giovani poco più che maggiorenni) decisero la costituzione della cooperativa Il Millepiedi, al termine di una lunga riflessione sul lavoro stagionale estivo per i giovani a Rimini. Nei primi anni le attività si rivolgono alla socializzazione dei bambini (centri estivi nei 10 quartieri di Rimini) e all’educazione ambientale (corsi, uscite, campeggi).
1994, i Get
Inizia l’avventura dei Get (Gruppi Educativi Territoriali) in collaborazione con l’AGESCI e l’Azienda USL di Rimini in a Viserba Sacramora e a Sant’Aquilina. Negli anni successivi ne seguiranno via via molti altri in varie zone della Provincia di Rimini. Questo intervento rompe di fatto una abitudine costituita, quella dell’intervento esclusivamente rivolto al sostegno scolastico ed effettuato al domicilio del minore per aprirsi all’intervento realizzato ad un gruppo di ragazzi ed improntato principalmente alla socializzazione, alla acquisizione di regole, in rapporto con le famiglie ed il territorio.
1996, la svolta
Un piccolo gruppo di soci fondatori (Maurizio C., Samuele F., Roberto V., Elena M., Emma U.) prendono l’iniziativa di proporre ai soci una svolta: trasformare la cooperativa di servizi in cooperativa sociale, precisando in tal modo una linea socio-educativa e socio-assistenziale. L’assemblea dei Soci, convocata davanti al notaio in modalità Straordinaria approva all’unanimità la svolta ed il cambio dello Statuto. Lo stesso gruppo di persone attiva una intensa attività di progettazione.
1998, apre “Casa Macanno”
Dopo una bellissima esperienza di attività estiva con un gruppo di disabili, nel settembre del 1998 inizia le proprie attività il primo gruppo appartamento della cooperativa, che accoglie persone con disabilità psichica. Questa esperienza contribuirà significativamente ad accrescere i rapporti con l’Azienda USl di Rimini. Negli anni seguenti altri Gruppo appartamento seguiranno (Tandem, Satta, Corte del Tiglio).
1999, apre il Centro Polivalente servizi per l’Infanzia di Via Calatafimi
Nel maggio del 1999, con la rilevazione dell’attività e dell’attrezzatura del centro ricreativo Babylandia, iniziano le attività rivolte all’infanzia 0-3 della cooperativa sociale. Anche questa esperienza segnerà in modo significativo l’impegno della cooperativa nell’ambito dei servizi alla prima infanzia.
1999, Inizia le sue attività il “progetto Bande” (educativa di strada)
La cooperativa elabora un articolato e complesso progetto di intervento in strada nei gruppi informali di adolescenti, che viene finanziato con i fondi della Legge 285/97 e che vede interagire, in un gruppo di Governo, 3 Assessorati del Comune di Rimini, la Provincia di Rimini, e il Provveditorato agli Studi. È l’inizio di numerosi progetti di intervento nel campo dell’aggregazione giovanile e della prevenzione primaria (Casa Pomposa, MMB, Bellaria, Riccione, San Mauro Pascoli, Monte Colombo).
2000, apre il Centro Diurno Nous
Nel luglio 2000, al termine di una integrale ristrutturazione, ad opera dell’Ente proprietari, del fabbricato affittato allo scopo parte l’esperienza del Centro Diurno che accoglie giovani con disabilità psichica grave in un percorso terapeutico di tipo cognitivo. In questi anni il Centro ha avviato numerosi progetti collaterali all’attività principale (teatro, musica, danza, ecc.) e progetti con la scuola.
2000, inizia la gestione della prima scuola dell’Infanzia
Nel settembre del 2000 la cooperativa rileva la gestione della Scuola Materna di San Savino di Monte Colombo dalle Suore di Maria Bambina. Sarà solo il primo passo di una serie di altre gestioni rilevate che seguiranno negli anni successivi: Corpolò, Santarcangelo, Bellaria).
2003, la collaborazione con la Fondazione San Giuseppe
Nel gennaio 2003, in seguito all’aggiudicazione del bando riguardante la gestione complessiva delle comunità educative per minori (3 gruppi appartamento e un centro diurno) inizia la collaborazione con la Fondazione. La gestione richiede energie inaspettate per risollevare queste esperienz (sia dal punto di vista educativo, che organizzativo, sia dal punto di vista della ricostruzione di credibilità, che essendo venuta meno, aveva di fatto svuotato le comunità, le quali stavano gradualmente avviandosi verso una progressiva chiusura.
2003, Nasce la Casa di pronta accoglienza AmarKord
Frutto della collaborazione con Enaip Rimini nasce nel maggio del 2003 a Sant’Aquilina la casa di pronta acoglienza per minori di genere maschile AmarKord. In questi anni sono state accolte alcune centinaia di minori, la gran parte dei quali straniera.
2003, La cooperativa fa il suo primo investimento immobiliare
Nel settembre 2003 viene effettuato l’acquisto dell’immobile sito a Corpolò di Rimini, di proprietà delle Suore di Sant’Onofrio, dove ha già sede la Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata” gestita da un anno dalla cooperativa. Qui, dopo una ristrutturazione ad hoc dell’intero edificio, al primo piano verrà ospitata una struttura di accoglienza per minori e donne in difficoltà.
2004, arriva la certificazione del Sistema di Gestione Qualità
Nell’aprile del 2004, dopo un lavoro di formazione e di implementazione durato circa 18 mesi e che vede coinvolti vari livelli della cooperativa, giunge la certificazione di Qualità, secondo la norma UNI EN ISO 9001/2000. Si consolida il sistema organizzativo, vengono predisposte le procedure di tutte le attività della cooperativa.
2004, nasce Casa di Amina e l’Area Emergenze
Nel giugno 2004, nasce la struttura di accoglienza per minori di genere femminile, gestanti e donne in difficoltà, denominata Casa di Amina. Il Progetto crescerà molto negli anni successivi per accogliere anche persone inserite nel progetto HELP (vittime di prosituzione), nel Progetto DAPHNE (vittime di abuso e tratta). Contemporaneamente nasce anche l’Area Emergenze.
2004, Città Educativa
Il lavoro di quattro istituzioni riminesi che da tempo operano nei servizi educativi e formativi nel territorio provinciale (CEIS, MILLEPIEDI, SAN GIUSEPPE, ENAP) dà vita al progetto ”Città Educativa”. Nell’ambito di questo progetto verranno organizzati due convegni, due giornate di formazione e confronto per tutti gli operatori, e un percorso di formazione per i quadri delle 4 istituzioni. Nei piani di Zona vengono presentati 5 progetti frutto del lavoro di Città Educativa, ed un ulteriore progetto al nuovo assessorato alla qualità della vita de bambini del Comune di Rimini.
2005, Il servizio degli educatori di sostegno nella scuola assume dimensioni significative
Gli interventi di sostegno nella scuola iniziati anche in precedenza, nell’anno scolastico 2004 ricevono un forte sviluppo e questa attività, nata essenzialmente nel tentativo di “colmare” l’orario di lavoro delle persone impegnate al pomeriggio nella esperienza dei GET, assume una consistenza tale da diventare uno tra i servizi più qualificati della cooperativa e che impiegano più risorse umane. Le attività di sostegno si rivolgono, nelle scuole di ogni ordine e grado, a bambini e ragazzi con disabilità o all’alfabetizzazione di stranieri.
2006, Apre il servizio Terapeutico Riabilitativo
Dopo un primo periodo di sperimentazione, nasce con il supporto di un finanziamento triennale della cooperativa il Servizio Terapeutico Riabilitativo per trattare i disturbi dell’apprendimento (dislessia, disgafia, discalculia) e i disturbi dell’attenzione e dell’iperattività. Contemporaneamente viene creata una specifica Area Terapeutica Riabilitativa della quale fanno parte questo servizio e il centro diurno NOUS.
2007, Nasce il Consorzio Mosaico
Nell’autunno del 2007, dopo un lavoro di confronto durato oltre un anno, con alcune cooperative sociali, associazioni e fondazioni nate in ambito ecclesiale, nasce con atto pubblico notarile il Consorzio Mosaico che aggrega 8 cooperative sociali, 1 associazione e 1 fondazione della provincia di Rimini e Forlì-Cesena. Scopo del Consorzio è triplice: promuovere le singole realtà aderenti e realizzare progetti di nuovi servizi, realizzare sinergie tra le realtà aderenti, realizzare azioni di formazione condivisa.
2008, Nasce la nuova Area Educazione Ambientale
Nasce la nuova Area Progetti di educazione ambientale per dare riconoscimento e sviluppare un settore che in questi anni in cooperativa è molto cresciuto e che ha saputo creare molte collaborazione con Istituti Scolastici, Enti Locali, Associazioni locali e nazionali, Imprese.
2008, L’Area giovani diventa autonoma
L’Area giovani inizialmente aggregata all’Area emergenze ed in seguito all’Area minori diventa autonoma con una propria coordinatrice ed assume il nome di Area Giovani e Servizio Civile.
2009: Nasce l’Area Famiglia
Con il consolidamento dei servizi di sostegno alla genitorialità, dello sportello informa famiglie e del servizio di mediazione familiare l’Area famiglia diventa autonoma, raccogliendo la sfida di lavorare sulle linee di indirizzo in ambito di politiche familiari tracciate dalla Regione Emilia Romagna. Al momento gestisce i Centri per le famiglie di Rimini e Santarcangelo.
2010: L’Area Giovani avvia la gestione del Centro Giovani di Verucchio
Su incarico del Comune di Verucchio la cooperativa subentra nella gestione del Centro Giovani comunale.
2010: Nasce il Centro Villa del Bianco
In collaborazione con Rimini Autismo, la Neuropsichiatria infantile e il Comune di Misano Adriatico viene attivato il Centro Estivo ad alta specializzazione per bambini e ragazzi affetti da disturbi generalizzati dello sviluppo (autismo). Nell’inverno a Villa del Bianco proseguiranno leattività nel fine settimana.
2010: Nasce Casa San Lorenzo
Dopo un lungo periodo di progettazione e formazione prende avvio nel novembre 2010 la gestione della comunità educativa psicologica denominata Casa San Lorenzo. La gestione a titolarità del Consorzio Mosaico vede coinvolte oltre alla nostra cooperativa che gestisce la gran parte delle risorse umane, anche la cooperativa sociale La Finestra per i ruoli di ausiliaria.
2011: L’Area Ambiente e sostenibilità si consolida
Dal maggio 2011 prendono avvio due nuovi importanti progetti dell’Area riguardanti la gestione della Riserva Naturale Orientata di Onferno, (centro visite, museo naturalistico e museo multimediale), e del Planetario all’Arboreto Ciccetti di Riccione.
2011: Inizia la gestione della Scuola dell’Infanzia di San Vito
Nel settembre 2011la cooperativa rileva la gestione della Scuola dell’Infanzia di San Vito. E’ questa la sesta Scuola dell’infanzia a gestione diretta della cooperativa. L’area Infanzia si è fortemente sviluppata in pochi anni sia nei servizi 0-3 (nidi d’infanzia) che 3-6 (scuole dell’infanzia), segno di una grande vitalità. Con il bando del Comune di Rimini del dicembre 2011 la cooperativa si è aggiudicata anche la gestione dei due nidi ex Seminario di Rimini e Aquilotto di sant’Aquilina.
Da un sogno nel cassetto ad una storia condivisa. Lo sviluppo della cooperativa sociale Il Millepiedi è il frutto di un lungo percorso di ricerca e riflessione sviluppato sia intorno al tema della propria identità sia ponendosi in attento ascolto delle esigenze del territorio.
È un percorso questo che può contribuire ad un travaso di cultura d’impresa (fatto di passione, motivazioni, competenze, volontà di collaborare) tra quanti hanno vissuto l’esperienza fondativa con quel “sogno nel cassetto” che piano piano negli anni ha preso corpo e forma, e coloro che mano a mano si sono avvicinati e si avvicineranno in futuro, come lavoratori o soci, in una struttura consolidata e in piena attività. Siamo convinti che senza la condivisione di una strada comune non si possa andare lontano, soprattutto nell’impegnativo campo d’azione che è l’intervento sociale.